La porta per la montagna pistoiese


Dalle bellezze naturali alla storia antica, dall’accoglienza alle tradizioni culinarie genuine. La posizione panoramica e strategica, i vicoli medievali, le mura antiche e le tradizioni culinarie toscane fanno di Marliana un piccolo gioiello che apre le porte alla più autentica montagna pistoiese. Meta ideale per gli amanti della natura e degli sport, dal mountain biking al ciclismo su strada, fino al trekking. Ma anche tappa imperdibile per immergersi nella tipica atmosfera toscana, fatta di accoglienza, storia e sagre paesane. Da Marliana passa il sentiero del pane e il sentiero bici su strada.

Storia


I primi a stabilirsi a Marliana sono i liguri Friniati e in seguito i romani che, probabilmente già dal III secolo a.C, fondarono qui una colonia. Il primo nucleo fortificato del borgo, già noto intorno all’anno 1137, sorgeva probabilmente dove adesso si trovano la pieve e il palazzo comunale. Un vero e proprio castello al quale si poteva accedere, probabilmente, dalla Porta Castellana. La rocca di Marliana fu distrutta durante gli scontri con Montecatini, per poi essere ricostruita nel 1177. Ma un breve tratto delle antiche mura difensive è ancora visibile. Ciò che è rimasto intatto è l’assetto complessivo del borgo, caratterizzato dalle ripide stradine interne che convergono verso la parte alta del paese.

Cosa vedere


Luogo ideale per chi ama il fascino della storia antica medievale, che qui si respira in ogni angolo. Il borgo conserva ancora una porta e un tratto delle autentiche mura medievali.  Perdersi nei vicoli di Marliana vuol dire lasciarsi stupire dalle affascinanti edicole votive, dall’antico lavatoio o il monumento ai caduti: un museo a cielo aperto, incorniciato da panorami mozzafiato che si aprono sulla valle della Nievole. Da non perdere la chiesa di San Niccolò e il seicentesco Oratorio Sant’Antonio Abate. Ma neanche i dintorni e le frazioni che si incontrano lungo il cammino, come il Goraiolo e Alteto

Chiesa di San Niccolò


La Chiesa di San Niccolò risale al ‘300 ma si trasforma in pieve nel 1593. Dell’impianto trecentesco sono visibili alcune tracce nella muratura esterna e nella torre campanaria in conci di pietra, lungo il fianco sinistro della chiesa. Sul lato del campanile rivolto verso il sagrato, sono invece visibili le antiche buche pontaie. All’interno della Pieve ci sono anche alcune opere di scuola robbiana come per esempio una statua in terracotta policroma della prima metà del Cinquecento raffigurante la Madonna con il Bambino, riconducibile alla cerchia del Buglioni.

L'organo


All’interno della chiesa di San Niccolò si trova uno dei tanti e meravigliosi organi presenti nelle chiese del territorio marlianese. L’organo è realizzato dalle famiglie pistoiesi Agati e Tronci, fra i più importanti produttori al mondo. L’azienda delle due famiglie ha realizzato anche i prestigiosi organi della chiesa degli Olandesi di Livorno del 1903 (distrutto durante la seconda guerra mondiale) e quello della chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù in provincia di Lucca.