Una tappa ricca di storia


Avaglio è il luogo ideale per una sosta, mentre si sale alla scoperta del territorio di Marliana. Un piccolo borgo rurale a 750 m s.l.m. che fu distrutto nella prima metà del Trecento, e recuperato molti anni dopo. Meta soprattutto nei mesi estivi, grazie alle attività di ristorazione e ricezione turistica presenti, da Avaglio passa più di un sentiero: quello della pietra, quello di bici su strada e non ultimo il sentiero del pane.

Storia


Il nucleo rurale di Avaglio è rivolto verso la Val di Nievole ed era un piccolo fortilizio medievale. Il castello e l’intero nucleo fu però distrutto e dato alle fiamme nel ‘300, durante le ultime offensive di Castruccio Castracani e subì danni irreparabili. Tanto che la campana della torre venne depredata e portata sul campanile di Vellano (Pescia) come bottino di guerra. Fu così che gli abitanti di Avaglio furono costretti a trasferirsi a Marliana. Trascorsero molti anni prima che Avaglio tornasse ad essere abitato.

Cosa vedere


La chiesa di San Michele Arcangelo risale ai primi del trecento. Ma come tutto il nucleo abitato di Avaglio, venne distrutta e ricostruita nei primi del XIX secolo. Oggi infatti ha un aspetto ottocentesco. All’interno della chiesa si può ammirare lo splendido antico organo realizzato dalla pregiata ditta Agati – Tronci. Di fronte all’antico oratorio un’affascinante macina in pietra. Poco lontano da Avaglio, seguendo il sentiero della pietra o quello di bici su strada, si incontra Panicagliora: una piccola frazione immersa fra i boschi di castagno. Qui sono presenti attività di ristorazione e l’Oratorio di San Pietro. Da Panicagliora parte un sentiero per arrivare all’antica Pieve di S. Andrea di Furfalo.