Tutto il fascino di un antico borgo toscano


Un piccolo borgo in pietra di origine medievale che conserva un’atmosfera antica. Calamecca si trova a 693 mt s.l.m. e spicca in mezzo a un fitto bosco verdeggiante, vicino alle sorgenti del fiume Pescia e ai boschi della Macchia Antonini. Qui si respirano i tempi e le tradizioni di una volta in un clima accogliente e ricco di storia. Un borgo nel cuore della montagna pistoiese, tutto da scoprire. Da qui passa il sentiero dei borghi.

Storia


Le prime notizie su Calamecca risalgono all’alto medioevo, quando viene citata in un atto notarile conservato nell’Archivio storico Pistoiese. Il borgo, insieme al suo castello, vengono distrutti più volte. La prima volta nel 1182 dalle milizie pistoiesi, a lungo avverse al popolo di Calamecca: basta osservare lo stemma capovolto della città di Pistoia, che si trova murato sulla parete del campanile di Calamecca. Dopo aver superato le lotte fra Guelfi e Ghibellini, il borgo viene nuovamente distrutto e ricostruito nel 1335. Nel 1530 accoglie il condottiero Francesco Ferrucci, che pernotta qui prima della sua ultima battaglia di Gavinana.

Cosa vedere


Visitare Calamecca vuol dire immergersi in un altro tempo. Il borgo antico, con i suoi vicoli in pietra, conserva ancora intatta la porta medievale dell’antico castello. Nella parte più alta del paese si trova invece la chiesa di San Miniato, costeggiata da una meravigliosa terrazza panoramica. Da qui è possibile godersi il paesaggio sulla rigogliosa vallata e sul borgo di Crespole. Calamecca conserva anche un’antica fontana che riporta lo stemma mediceo e un antico lavatoio. Da non perdere anche il Parco della Rimembranza, costruito nel 1927 su un vecchio cimitero e dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Nel 1967 venne posto al centro del parco un monumento per commemorare i caduti della seconda guerra mondiale.

Chiesa di San Miniato


Questo edificio religioso si trova alla sommità del paese, dove un tempo si trovava la rocca, circondato da una vista mozzafiato. L’esterno della chiesa conserva lo stile romanico originario. Al suo interno conserva archi e colonne con capitelli in pietra serena del XVII secolo. La maggior parte degli interni risalgono però al ‘700, come gli altari barocchi e i confessionali in pietra serena. La chiesa di San Miniato si raggiunge salendo un’imponente scalinata in pietra che porta alla parte più alta del paese.